maccheroniQuesta è una storia a parte. Vacanza 2013 a Piobbico ... Avevamo cucinato uno spezzatino misto manzo e maiale e c’erano stati parecchi scarti perché la carne non era delle migliori, diciamo così … Che fai, li butti tutti sti scarti? Ma manco per niente … Ripuliti e battuti al coltello si è deciso di destinarli ad un classico sugo di carne. Tagliuzzata la cipolla assieme a sedano e carote e sgranata la luganega eravamo pronti a mettere tutto nel pentolone. Una trentina le persone a tavola quella sera di fine giugno in vacanza nelle Marche. Nel frattempo che si taglia e sminuzza, decidiamo di farci uno spuntino con l’ultimo pezzo di Jabugo, un pata negra ‘cinco jotas’, praticamente il miglior prosciutto crudo che uno possa sperare di mangiare, e rimane li a guardarci quello che non avevamo osato ingollarci: un grosso, succulento e dolcissimo pezzo di grasso. Che si fa, si butta pure questo? Non se ne parla nemmeno … Si batte al coltello pure lui e lo si usa come base per il ragù. Sedano, carota e cipolle, unita la carne, la salsiccia, del vino bianco, i pelati, sale e pepe, tre ore dopo era pronto un sugo che ancora ci ricordiamo. Piatti abbondanti, con tanto parmigiano reggiano (sempre quello del Mario, ovviamente). Meno male che c’era il bis … Ricordo le lacrime del Ghidotti quando ha mangiato l'ultimo maccherone. Credo abbia detto che voleva sposarmi …